Croccante e salutare, il cavolo rapa è un ortaggio che si presta bene alla coltivazione in vivaio ed in giardino. La sua resistenza, dovuta principalmente al suo bulbo carnoso e croccante, ne permette la crescita in qualunque zona climatica del nostro paese. Non ha un particolare bisogno di spazio ed il suo limitato fabbisogno idrico ne semplifica la coltivazione anche da parte di coloro che non hanno strutture adeguate alla produzione di ortaggi.
La coltivazione del cavolo rapa nel giardino domestico
Il periodo migliore per la coltivazione del cavolo rapa è l’autunno. Le varietà precoci di questo ortaggio possono essere raccolte prima della fine della stagione, ma devono essere protette dalle gelate improvvise che si verificano con l’avvicinarsi dei mesi freddi. Le varietà tardive, decisamente più resistenti al freddo e con una consistenza più “dura” possono essere raccolte anche ad inverno inoltrato.
Poiché le diverse varietà condividono le stesse necessità in termini di terreno (che dev’essere sabbioso e ricco di sostanze organiche) e di nutrienti, consigliamo di coltivare le tipologie precoci e tardive insieme. In questo modo potrete raccogliere i vostri ortaggi in momenti diversi dell’anno, così da avere in tavola un prodotto sempre fresco.
La coltivazione del cavolo rapa non prevede variazioni che scegliate la sua variante bianca o quella viola
Fase di trapianto e difesa dagli infestanti
La semina del cavolo rapa può essere fatta in un semenzaio di polistirolo ed il trapianto può avvenire dopo 40 / 50 giorni, con le piantine ad una distanza di 30 / 40 cm tra di loro.
La terra dove avverrà il trapianto, che ricordiamo dev’essere sabbiosa, può essere arricchita con l’humus di lombrico o (in caso non riusciate a trovarlo) con il compost domestico. Per la pacciamatura potete utilizzare la paglia.
La fase più complessa nella coltivazione del cavolo rapa è la raccolta. La parte inferiore del fusto rimane interrata, motivo per il quale è difficile capire quando la pianta ha raggiunto la piena maturazione.
Normalmente, con l’avvicinarsi della stagione fredda, questo ottiene un sapore migliore, ma se si aspetta troppo potrebbe assumere una consistenza legnosa e sgradevole. Consigliamo di procedere con la raccolta quando il bulbo ha raggiunto una buona dimensione, leggermente più grande di un pugno, e, come regola generale, di non fargli mai superare l’inverno.
Una volta raccolto, cosa ci faccio?
Il cavolo rapa può essere consumato crudo, in un’insalata, cotto a vapore, stufato o saltato in padella. In parole povere: “l’unico limite è la fantasia”. Anche le foglie sono commestibili e possono essere cotte esattamente come gli spinaci.
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