Nel post precedente abbiamo parlato dell’importanza che riveste il biologico per il mercato italiano e di come i prodotti naturali vengano tutelati attraverso alcuni dei controlli più rigidi presenti all’interno dell’unione Europea.
Ora è il momento di approfondire il ruolo che ha la produzione “green” all’interno delle esportazioni, da sempre elemento fondamentale per la nostra economia.
Esportazione di prodotti agricoli, i punti di forza italiani
L’Italia non può fare a meno del mercato estero, questa è una verità che chiunque abbia una conoscenza anche minima della nostra economia interna può confermare. Il lato positivo è che neanche il mercato estero sembra possa fare a meno dell’Italia.
I nostri prodotti sono tra i più apprezzati a livello mondiale sia per la qualità della materia prima che della manodopera. Siamo inoltre riconosciuti tra i paesi dai prodotti alimentari più controllati e certificati, alimentando il clima di fiducia che da sempre permea tutto il “Made in Italy”.
Un valido esempio di questo sono le etichette alimentari italiane, che permettono ai consumatori, anche al di fuori del nostro paese, di risalire ai cicli di produzione e di confermare la vera natura biologica del prodotto.
Esportazione di prodotti agricoli, la posizione di Agri Italia
Fin dalla sua nascita nel 1989, Agri Italia ha sempre visto con forte interesse i mercati esteri e già dal 2001 i suoi prodotti hanno raggiunto con successo diversi paesi europei come la Germania, la Francia e la Spagna.
L’azienda laziale si rivolge ad un pubblico sensibile alla salubrità del prodotto e al rispetto dell’ambiente. Le sue coltivazioni, certificate e garantite, insieme ad una produzione che fa largo uso di tecniche agronomiche a basso impatto ambientale, ha permesso ad Agri Italia di differenziarsi all’interno del mercato europeo, portando al consumatore estero tutta l’esperienza e le certezze di un azienda agricola biologica Italiana.
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