Luoghi comuni e falsità sul biologico, 10 Vero o Falso per vederci meglio

Luoghi comuni e falsità sul biologico, 10 Vero o Falso per vederci meglio

I benefici dell’agricoltura biologica sono materia di dibattito da sempre.

Tra i sostenitori e i detrattori di questa disciplina si sente spesso discutere sui reali benefici, per se stessi e per l’ambiente, portati da una produzione naturale delle materie prime.

Grazie ad internet non è sempre facile capire chi ha ragione e distinguere le verità dalla semplice propaganda. Per questo motivo posteremo dieci “Vero e falso” la cui veridicità è facilmente riscontrabile attraverso i siti di studio scientifico agricolo.

1: L’agricoltura biologica non usa pesticidi

Falso

L’agricoltura biologica non utilizza pesticidi di Sintesi, ma fa uso di sostanze di origine naturale per difendere le colture dai parassiti.

I pesticidi di sintesi, o più comunemente detti: Agrofarmaci, sono vietati all’interno dell’agricoltura biologica per l’impatto negativo che hanno verso l’equilibrio chimico del terreno e del prodotto agricolo.

Anche alcune sostanze naturali come il Rotenone e i sali di rame, per quanto definite, appunto, come “sostanze naturali”, sono vietate all’interno dell’agricoltura biologica perché riconosciute come tossiche.

 

2: L’agricoltura biologica genera produzioni più basse di quella tradizionale

Vero 

Le rese per ettaro dell’agricoltura biologica è solitamente più bassa di quella tradizionale, ma molto dipende anche dalle condizioni ambientali.

I legumi coltivati naturalmente generano, in media, una produzione che va dal 25% al 15% inferiore negli ortaggi (le stime cambiano da prodotto a prodotto) mentre nel caso della frutta, si arriva in media ad un leggero 3%.

 

3: I prodotti da agricoltura tradizionale hanno le stesse proprietà nutrizionali di un prodotto biologico

Falso  

Ci sono diversi studi discordanti in materia, tuttavia è stato registrato come i cereali biologici siano più ricchi di vitamine rispetto a quelli coltivati con metodologie tradizionali mentre i pomodori hanno una maggiore quantità di vitamina C.

Per molti prodotti, tuttavia, non si è riscontrata una vera differenza nell’ambito nutrizionale.

 

4: I prodotto biologici non contengono tracce di pesticidi

Falso

Il terreno su cui coltiviamo contiene tracce di pesticidi dovute dalla contaminazione della faglia acquifera e dell’inquinamento ambientale, tuttavia si tratta di tracce estremamente ridotte rispetto a prodotti da agricoltura tradizionale.

Se consumassimo solo prodotti naturali, anche se in questi è comunque presente della contaminazione ambientale chimica, la quantità di pesticidi nel nostro corpo scenderebbe notevolmente con quantitativi riscontrabili anche solo dopo pochi mesi.

 

5: L’agricoltura biologica permette l’uso di OGM

Falso

Le normative che regolano la produzione biologica vietano nel modo più assoluto l’uso di organismi geneticamente modificati.

E’ vietato anche l’uso di mangimi contenenti OGM negli allevamenti destinati alla produzione di latte e carne.

 

6: L’agricoltura biologica permette una maggiore biodiversità nel territorio

Vero

La biodiversità è uno dei motivi che hanno spinto molti coltivatori a puntare sull’agricoltura biologica. Le forme di vite che popolano i campi di agricoltura biologica sono più diversificate rispetto ai campi di agricoltura tradizionale, ma c’è di più:

Nei campi coltivati secondo metodi tradizionali si verifica una maggiore presenza di infestanti.

 

7: I prodotti biologici sono più sicuri di quelli tradizionali

Non necessariamente

La certificazione biologica determina che un prodotto è stato coltivato secondo metodi che escludono prodotti di sintesi e fitofarmaci. Questo processo è sicuramente più sicuro di quello generato dai normali processi di coltivazione, ma non garantisce necessariamente che il prodotto sia sicuro, in quanto possono essere sopraggiunti fattori successivi alla coltivazione che ne possono aver compromesso la qualità.

 

8: L’agricoltura biologica ha un impatto ambientale minore rispetto all’agricoltura tradizionale

Vero

Il rilascio degli azotati nella falda acquifera cresce con l’introduzione di fitofarmaci e antiparassitari chimici nella coltivazione. Questo fatto difficilmente lo vedrete smentito in rete.

Per totale onestà, tuttavia, sottolineiamo che, nel caso i processi biologici costringano a produzioni molto ridotte, il singolo ortaggio prodotto può comunque apportare un impatto ambientale maggiore rispetto ad agricoltura tradizionale. Questo si verifica di rado, ma era comunque giusto specificarlo.

 

9: I prodotti biologici sono più soggetti a infestazioni fungine.

Falso

In realtà sono proprio le produzioni tradizionali, con un alto fondo chimico nel terreno, a presentare una maggiore incidenza di infestazioni di microtossine fungine.

 

10: La produzione biologica in Italia è in crescita

Falso

L’area di coltivazione biologica in Italia è sempre la stessa in ettari, ma è in aumento in percentuale.

Com’è possibile, vi chiederete voi.

Semplice, mentre un consumo eccessivo del suolo genera fenomeni di desertificazione nelle aree a coltivazione tradizionale, questo non si verifica nelle zone dedite a coltivazione biologica, che anzi vengono preservate con maggiore attenzione.

 

 

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