Produzione biologica: il futuro del mercato e del nostro paese

Produzione biologica: il futuro del mercato e del nostro paese

La crescita registrata della produzione biologica non sembra arrestarsi ne rallentare. Durante il 2016, nel nostro paese, le superfici coltivabili destinate a coltivazione ecosostenibile sono aumentate del 20% confermando che l’agricoltura italiana è diventata la più “Green” d’Europa.

Produzione biologica: il primato italiano

L’Italia è il paese europeo con il maggior numero di imprese che scelgono metodi di coltivazione completamente biologica, abbiamo la leadership per quanto riguarda le certificazioni alimentari a livello comunitario per prodotti a denominazione di origine Dop/Igp e la minor incidenza di derivati agroalimentari con residui chimici oltre la norma.

Come se non bastasse, l’Italia è stato il primo paese Europeo a prendere la decisione di non coltivare organismi geneticamente modificati e ad introdurre mense biologiche certificate.

“Stiamo lavorando con una programmazione seria per il sostegno al biologico e i risultati ci dicono che la strada è quella giusta. Oltre alle risorse europee stanziate con le regioni, per 1,5 miliardi fino al 2020, abbiamo rafforzato le norme sui controlli per le certificazioni biologiche. La sostenibilità è sempre più una chiave centrale di competitività per il sistema agroalimentare italiano” Avrebbe detto il ministro Maurizio Martina al portale ANSA.it. “Il modello agricolo italiano – Continua il ministro – si conferma tra i più sostenibili in Europa”

 

Produzione biologica: perché continuare

In questo Blog si è spesso parlato di biodiversità e dell’importanza di una corretta rotazione colturale affinché il terreno non perda le sue capacità nutritive.

Oggi invece parleremo di come l’agricoltura biologica possa venire utilizzata per prevenire, o almeno mitigare, i repentini cambiamento climatici globali in corso.

E no, prima che lo chiediate, non siamo qui per citare dati statistici casuali o promuovere l’agricoltura bio come la soluzione a tutti i problemi della vita.

Tuttavia lo sviluppo di coltivazioni “green” rappresenta sicuramente un passo importante verso una produzione di risorse ecosostenibile: limitando, ad esempio, la quantità di pesticidi e sostanze chimiche aggressive che ogni anno finiscono nella faglia acquifera del nostro paese, si riduce l’esposizione ai pesticidi.

Grazie all’esclusione di prodotti chimici aggressivi dal ciclo produttivo, inoltre, viene ridotta l’emissione di gas inquinanti e il consumo di carbonio dal suolo, lasciandone intatte le proprietà.

I vantaggi che comporta scegliere un metodo di agricoltura nel rispetto dei cicli naturali, sia per il produttore che per il consumatore, sono diversi e tangibili. Sta a noi imparare ad apprezzarli e supportare la diffusione di produzioni biologiche.

 

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