I ravanelli sono dei piccoli concentrati di vitamine e minerali. Da sempre tra le verdure più salutari prodotte dalla nostra terra (e non è poco), la loro diffusione ha dato origine ad una lunga serie di usi alternativi, alcuni realmente efficaci e comprovati scientificamente, altri mero prodotto delle credenze del tempo.
Diamo subito un’occhiata e scopriamo tutti gli usi alternativi dei ravanelli:
Usi alternativi dei ravanelli, MAI buttare le foglie
Fin troppo spesso nei supermercati sono presenti i ravanelli già inscatolati e privi di foglie, fate molta attenzione: a volte lo fanno per nascondere prodotti vecchi di qualche giorno, in quanto le foglie del ravanello sono il modo migliore accertarne la freschezza.
Le foglie, per il loro sapore “piccantino”, sono un’ottima aggiunta ad ogni insalata. Si sposano molto bene, in particolare, con i fichi e i frutti più dolci, dando origine ad un piacevole contrasto di sapori che mette l’acquolina dopo ogni morso e lascia in bocca una piacevole retrogusto deciso.
Le foglie di ravanello sono ottime anche essiccate ed utilizzate per tisane calmanti e rilassanti. Agendo sul sistema nervoso, sono in grado di esercitare una funzione ansiolitica e antispasmodica molto utile a chi sta attraversando un periodo di forte stress o ha problemi a prendere sonno.
Usi alternativi dei ravanelli, le sue proprietà antipruriginose
Bisogna sempre dare ascolto alla nonna.
Con il tempo, istituti medici hanno dato credito a molti dei rimedi tramandati all’interno delle famiglie sottolineandone l’efficacia e la sicurezza, in quanto basati su prodotti puramente naturali.
La salvia svolge realmente un’azione lenitiva sui geloni, il miele ha proprietà antibiotiche molto utili ed il succo di ravanello è molto efficace sulle punture di insetto.
Quando si parla di lievi disturbi, favorire prodotti naturali significa ridurre l’esposizione del corpo a prodotti aggressivi che ne possano disturbare l’equilibrio biochimico.
Infine citiamo il ravanello come prodotto afrodisiaco. Si tratta di una sua peculiarità mai accertata del tutto, ma a cui credevano molto gli antichi egizi.
Sembra infatti che il ravanello era una presenza costante all’interno della dieta dei faraoni e delle loro concubine.
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